Coop Valdocco – Nati per soffriggere

Nati per soffriggere nasce dall’incontro tra Vittorio Castellani, Roberta Tumiatti e Caroline Noel. Cibo e migranti: apparentemente nulla li accomuna ma, il progetto mostra come l’unione tra arte culinaria e sensibilità umana possa innescare graduali processi di cambiamento culturale.

Ideato da Vittorio Castellani, alias Chef Kumalé, giornalista, scrittore, event designer, è stato il primo a proporre in Italia una panoramica delle cucine provenienti da ogni parte del mondo, diventando punto di riferimento per Università, Istituzioni locali ed internazionali, ma anche per comunità di stranieri, ormai da anni in Italia, che con lui hanno realizzato progetti di divulgazione.

Il programma coinvolge gruppi di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale impegnati in una serie di attività, come serate gastronomiche a tema, durante le quali cucinano piatti della loro terra per valorizzare le personali competenze culinarie, specialmente di coloro che nei Paesi d’origine hanno già lavorato nel settore.

Cosi la cooperativa Pietra Alta Servizi di Torino, del Consorzio La Valdocco, nella figura di Roberta Tumiatti, ha deciso di creare una sorta di laboratorio di cucina nei centri di prima accoglienza, che gestisce dal 2014 unitamente alle attività socio-assistenziali.

Obiettivi dell’organizzazione

Il Progetto #NatiPerSoffriggere mira a valorizzare le competenze culinarie di migranti e cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, utilizzando la cucina multietnica come elemento d’integrazione sociale e di stimolo culturale. Nati Per Soffriggere si rivolge ai beneficiari dei centri di accoglienza – in particolar modo a coloro che nella terra di origine hanno già lavorato nel settore culinario – proponendo e organizzando laboratori didattici, serate gastronomiche a tema, show cooking ed eventi pubblici.
Il progetto ha l’intento di creare opportunità formative-lavorative nel settore della ristorazione per i beneficiari dei centri di accoglienza e parallelamente sensibilizzare ed informare l’opinione pubblica, le istituzioni e i media sulle condizioni di vita dei profughi e sulla loro accoglienza.

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